La CIU in collaborazione con l’Istituto Italiano Quadri e l’UGLI ha presentato mercoledì 25 maggio u.s. a Roma, presso la sede nazionale della CIU, l’incontro con il Co-Fondatore di Slow Food e Vice Presidente UNISG, Prof. Silvio Barbero, dal titolo “1986 – 2016: Evoluzione di un movimento – Storia, Cultura ed Estetica”.
L’introduzione dell’incontro è stata tenuta dal Dott. Riccardo Ruta, Responsabile CIU dei Rapporti con le Istituzioni Europee.
Da Bruxelles è intervenuto il Presidente della CIU e Consigliere del Comitato Economico e Sociale Europeo – CESE, Ing. Tommaso di Fazio.
La lectio tenuta dal Prof. Barbero ha evidenziato come questo movimento internazionale studia, difende e divulga le tradizioni agricole ed enogastronomiche italiane e di ogni parte del mondo; slow food quest’anno compie trent’anni di vita 1986-2016 e per la prima volta è stato presentato a Roma, in occasione di tale anniversario questo fondamentale marchio italiano.
L’introduzione dell’incontro è stata tenuta dal Dott. Riccardo Ruta, Responsabile CIU dei Rapporti con le Istituzioni Europee.
Da Bruxelles è intervenuto il Presidente della CIU e Consigliere del Comitato Economico e Sociale Europeo – CESE, Ing. Tommaso di Fazio.
La lectio tenuta dal Prof. Barbero ha evidenziato come questo movimento internazionale studia, difende e divulga le tradizioni agricole ed enogastronomiche italiane e di ogni parte del mondo; slow food quest’anno compie trent’anni di vita 1986-2016 e per la prima volta è stato presentato a Roma, in occasione di tale anniversario questo fondamentale marchio italiano.
Slow Food non ha soltanto il desiderio di promuovere nel mondo mangiare sano, ma anche l’intento di voler rispettare l’ambiente e la salute dei consumatori. Il cibo e l’attività che svolge Slow Food costituiscono un patrimonio culturale dell’Italia e del Mondo, la cultura che accompagna il cibo ne è l’essenza.
Questo marchio italiano e mondiale eleva la gastronomia a livello di scienza e di educazione alimentare, ne influenza e condiziona non solo le abitudini e il costume ma interi settori e filiere enoagroalimentari, industriali, imprenditoriali, occupazionali con indotti che ormai riguardano milioni di persone.
L’incontro si è concluso con numerosi interventi da parte del pubblico formato da associati, dirigenti, imprenditori, docenti universitari, personalità delle Istituzioni e del mondo del giornalismo.
Questo marchio italiano e mondiale eleva la gastronomia a livello di scienza e di educazione alimentare, ne influenza e condiziona non solo le abitudini e il costume ma interi settori e filiere enoagroalimentari, industriali, imprenditoriali, occupazionali con indotti che ormai riguardano milioni di persone.
L’incontro si è concluso con numerosi interventi da parte del pubblico formato da associati, dirigenti, imprenditori, docenti universitari, personalità delle Istituzioni e del mondo del giornalismo.